Conversazioni #5 - L'alba dell'antimafia. Storia, politica e racconto
Dalle prime inchieste sulla mafia del quotidiano L'Ora alle nuove esperienze di giornalismo investigativo

Quando: Venerdì 21 Marzo 2025
Orario: 18:00
Dove: BiblioÀP – Via Contardo Ferrini, 83 – Roma
con
CIRO DOVIZIO (storico, Università di Milano)
VINCENZO VASILE (giornalista)
MADI FERRUCCI (Centro di Giornalismo Permanente)
MARIA VITTORIA ORLANDO (Scomodo)
ANDREA MECCIA (ÀP—Antimafia Pop Academy)
introduce
PASQUALE GROSSO (Presidente ÀP—Antimafia Pop Academy)
Il 21 Marzo a Roma, in occasione della Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie, un appuntamento tra passato e presente per discutere di informazione, lotta alle mafie e nuove esperienze di giornalismo investigativo a partire dalle prime inchieste sulla mafia del quotidiano L’Ora di Palermo: “L’alba dell’antimafia. Storia, politica e racconto”. L’evento, promosso e organizzato da ÀP—Antimafia Pop Academy nell’ambito della rassegna Conversazioni. Coordinate sgrammaticate di democrazia, sarà l’occasione anche per ricordare i giornalisti Cosimo Cristina, Mauro De Mauro e Giovanni Spampinato uccisi da Cosa nostra e riflettere sul valore della memoria e dell’informazione come strumenti generativi di consapevolezza e impegno civile.
All’incontro, introdotto da Pasquale Grosso, presidente dell’associazione ÀP—Antimafia Pop Academy e moderato dal giornalista Andrea Meccia, interverranno: lo storico e docente dell’Università di Milano CIRO DOVIZIO, autore de L’alba dell’antimafia. Palermo, «L’Ora» e le prime inchieste sull’«onorata società», importante lavoro di ricostruzione e approfondimento con prefazione di Salvatore Lupo (Donzelli Editore, 2024); VINCENZO VASILE, giornalista, ultimo direttore del quotidiano L’Ora (1992); MADI FERRUCCI, giornalista del Centro di Giornalismo Permanente, collettivo nato nel 2018 che riunisce professioniste e professionisti dell’informazione che oggi lavorano a progetti di inchiesta e reportage oltre i ritmi della cronaca; MARIA VITTORIA ORLANDO, redattrice di Scomodo, progetto editoriale indipendente under 30 che promuove un’informazione militante, partecipativa e comunitaria capace di offrire spazi di espressione e sperimentazione culturale.
“Con questo incontro – dichiara Pasquale Grosso, presidente di ÀP – Antimafia Pop Academy – vogliamo non solo fare memoria, ma anche interrogare il presente. Raccontare le mafie significa anche parlare di chi ha avuto il coraggio di sfidarla attraverso differenti forme di narrazione come il giornalismo e la fotografia. Ricordare L’Ora e il suo lavoro d’inchiesta vuol dire riaffermare il valore della libertà di stampa come strumento di democrazia e impegno civile, oggi più che mai”.
L’eredità de L’Ora e il giornalismo di oggi
La straordinaria esperienza del quotidiano L’Ora ha rappresentato un esempio di informazione coraggiosa e militante che ha pagato un prezzo altissimo con la vita di tre suoi giornalisti: Cosimo Cristina (1960), Mauro De Mauro (1970) e Giovanni Spampinato (1972).
Oltre al ruolo dell’inchiesta giornalistica nel racconto e nella denuncia del potere mafioso, durante l’incontro si approfondiranno alcuni nodi centrali come il contributo degli intellettuali al dibattito pubblico, l’evoluzione del rapporto tra politica e informazione, nonché l’uso innovativo della grafica e del fotogiornalismo come strumenti di narrazione.
L’iniziativa vuole riportare l’attenzione a un periodo cruciale della storia italiana, in particolare per il Sud e la Sicilia. Tra la fine degli anni ‘50 e i primi anni ‘60, L’Ora avviò alcune delle prime inchieste sulla mafia, affrontando le ritorsioni della criminalità organizzata, come dimostrato dall’attentato con bomba che il 19 ottobre 1958 devastò la tipografia del giornale. In quegli stessi anni, il dibattito pubblico si arricchiva di opere come il romanzo Il giorno della civetta (Leonardo Sciascia, 1960) e i film Salvatore Giuliano (Francesco Rosi, 1962) e Un uomo da bruciare (Valentino Orsini e fratelli Taviani, 1962), mentre il contesto politico vedeva l’esplosione della prima guerra di mafia e la nascita della Commissione Antimafia nel 1963.
Quali insegnamenti può trarre oggi il giornalismo da questa esperienza? Come è cambiato il lavoro d’inchiesta e il suo rapporto con la politica?
L’incontro offrirà uno spazio di confronto su questi temi, sollevando interrogativi cruciali sulla libertà di stampa e sulla necessità di un giornalismo coraggioso e indipendente.
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Promosso da ÀP – Antimafia Pop Academy in collaborazione con l’IIS Enzo Ferrari, l’evento è realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione Professionale nell’ambito del progetto “Scuole Aperte il pomeriggio a.s. 2024-2025”, Fondazione Roma nell’ambito del progetto “Il Tempo di Maleducare”, Fondazione Haiku Lugano.